di Carlo Goldoni
Regia Filippo Gessi
Con Teresa Timpano, Luca Fiorino, Raffaello Mastrorilli, Carmen Panarello e Enzo de Liguoro
Scene Aldo Zucco
Durata 75 minuti
Fotografia di scena Giuseppe Condemi
Scritta nel 1759, è la prima tra le opere di Goldoni ad approfondire sfumature psicologiche intorno al tema dell’amore ed all’inquietudine che da esso nasce sottolineando le contraddizioni quindi la linea comica che ne nasce. Il motore dell’ opera è la gelosia dei due innamorati. Essi sono di fatto innamorati e gelosi.
Le situazioni che ne scaturiscono sono tipiche della commedia dell’arte e i personaggi restano dei caratteri. Eppure viene fuori un analisi più profonda mettendo in risalto la passività borghese, le sue mediocrità , le formalità e ipocrisie attraverso la caratterizzazione anche degli altri personaggi. La commedia è tutta centrata su un tema: L’amore vissuto come gelosia, come conflitto, come ripicca, come incomprensione. Non fra una coppia sbagliata ma fra due che si amano profondamente. I protagonisti sono i giovani Eugenia e Fulgenzio travolti dalla gelosia provocata da una passione amorosa che non riesce a trovare il freno della ragione. Essi sono inquieti, hanno fretta e orgogliosamente convenzionali. Ne risulta una comica schizofrenia, sono seri e quindi ridicoli.