Spettacoli 26 luglio 2014 a Bova
TEATRO RAGAZZI Ore 18.00 – Castello di Bova
Ali
Con Carmen Panarello e Anna Passanisi
Stratogemma teatro
Scena Nuda
Un percorso teatrale condotto da attrici e pubblico tra soffi, stridii e voci che testimoniano l’inarrestabilità di ogni ciclo vitale e la “festa” che ancora una volta proporrà dopo il buio e il freddo.
TEATRO Ore 21.30 – Piazzale S. Caterina
Mari Immemori
Con Carmen Panarello, Anna Passanisi e Marianna Passanisi
Stratogemma teatro/Scena Nuda
Sulla riva o sullo sfondo di un mare, cumuli di rifiuti. Due creature, presentano un quiz show, il cui tema è la condizione attuale delle acque e dei mari. Oltre l’apparente dimensione di divertimento che creano, questi due personaggi si scoprono essere state attratte, mentre ancora vivevano in acque ormai inquinate, a spostarsi sulla terra da una visione di acqua totalmente pura, nella ricerca della quale, hanno anche perduto il sonno: sono infatti due creature d’acqua, prive di memoria di ciò che sono state e del loro habitat. Le troviamo così tra gli esseri umani, simili ai luoghi deturpati e immemori in cui adesso vivono, fingendosi personaggi simili a quelli della televisione, massificandosi per meglio dissimulare ricerca e dolore.
Sito
Bova (Chòra tù Vùa) è un centro di circa 500 anime nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte a 915 metri di quota in provincia di Reggio Calabria. Centro pulsante dell’Area grecofona della provincia reggina, fa parte dei 216 Comuni inseriti nel Club dell’ANCI riservato ai Borghi più Belli d’Italia e, dallo scorso mese di Febbraio 2013 anche, unico in Calabria, del prestigioso circuito dei “Gioielli d’Italia” direttamente gestito dal Ministero per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport. Bova è antica lingua greca, ma è anche arte, cultura, storia e tradizioni. Si giunge a Bova attraverso la nuova strada di collegamento rapido mare monti che garantisce di raggiungere il centro storico in appena dieci minuti. Il panorama che ci accompagna lungo la risalita è di estrema bellezza. Alle spalle lo Ionio, sulla sinistra l’Etna che svetta maestoso con i suoi 3330 metri e di fronte i contrafforti dell’Aspromonte che dai 1307 metri dei Campi di Bova salgono rapidamente fino alla vetta del Montalto (m.1956).
A dominare lo scenario lungo la risalita è però la maestosa rupe costituita dai ruderi di una fortificazione di epoca normanna dalla quale i tetti delle case del centro storico degradano dolcemente fino a confondersi con le balze rocciose della valle.