23 maggio 2014
da Giselle di T. Gautier
Balletto rivisitato in chiave contemporanea dall’opera “Giselle” di T. Gautier
Coreografie Paolo Mangiola. Cast 3 danzatori.
Residenza Coreografica Produzione Scena Nuda
Lo spettacolo si propone di destrutturare gli elementi drammaturgici che saldano insieme la storia di Giselle per poi trasporre tali elementi in un contesto contemporaneo. Creando sketches coreografici, utilizzando un linguaggio che miscela danza e teatro, il lavoro investiga i temi fondamentali del balletto: amore, passione e morte. Il tutto inquadrato in una cornice multimediale performata da un cast di quattro danzatori. Acts prende forma grazie all’esplorazione di musica dal vivo, video installazioni e testo.
Giselle- Soggetto da cui è tratto il balletto: In un villaggio i contadini sono in festa, al tempo della vendemmia, un giovane nobile, il principe Albrecht, che si cela sotto il nome di Loys, corteggia una ragazza, Giselle, che lo ricambia. Ma il guardiacaccia Hilarion, che sospetta la vera identità di Loys e che ne è geloso, attende il momento giusto per vendicarsi. Giselle è felice, e non ascolta i consigli e gli ammonimenti della madre che la mette in guardia raccontando la storia delle Willi, fanciulle morte prima delle nozze che, trasformate in spiriti, attirano di notte gli uomini che incontrano e li obbligano a danzare fino a morirne. Giunge frattanto al villaggio un corteo di nobili reduci dalla caccia. Giselle confida alla giovane di essere innamorata e riceve un dono di nozze, ma in quel punto sopravviene Hilarion che rivela che Albrecht e Loys sono la stessa persona. Il principe non può negarlo. Giselle, che si sente tradita nel suo sentimento più bello e puro, perde la ragione. In una danza folle tenta di darsi la morte con la spada di Albrecht, infine impazzisce dal dolore e muore. E’ passato del tempo e Albrecht, in preda ai rimorsi, torna al villaggio. Si realizza qui l’incantesimo delle Willi, che, guidate dalla imperiosa regina Myrtha, escono a notte dalle loro tombe. Albrecht ritrova Giselle, ma è condannato a danzare fino a morire, cosi come il guardiacaccia Hilarion. Invano egli chiede a Myrtha perdono, la legge delle Willi è inflessibile; sarà tuttavia Giselle a salvarlo, aiutandolo a resistere e danzando con lui fino all’apparire del sole. Svanito l’incantesimo, il principe si ritrova solo, nel villaggio, con il suo rimorso.